Nella giornata di lunedì, la catena di grandi magazzini Macy’s ha dichiarato che un dipendente avrebbe “intenzionalmente” falsificato i documenti contabili dell’azienda, nascondendo 154 milioni di dollari di spese effettutate negli ultimi anni e costringendo Macy’s a ritardare la pubblicazione del rapporto degli utili. La falsificazione – o quantomeno l’inizio della procedura esatta -, infatti, risalirebbe al quarto trimestre del 2021. Il dipendente responsabile della contabilità non lavora più per l’azienda, ma non è chiaro se sia stato licenziato o abbia lasciato volontariamente il posto di lavoro, e quando, né la ragione del gesto.
L’azienda, intanto, ha dichiarato di aver scoperto la discrepanza durante la preparazione dei risultati del terzo trimestre del 2024, avviando un’indagine interna. L’errore, comunque, non pare aver compromesso la gestione del flusso di cassa né i pagamenti ai fornitori. Tuttavia, dopo la pubblicazione del rapporto preliminare, le azioni della catena sono crollante dell’8% nelle contrattazioni pre-market, una perdita poi in parte recuperata.
Chiaramente, comunque, il fatto che un colosso come Macy’s non si sia accorto in tre anni di un ammanco di 154 milioni di dollari nei propri documenti fiscali ha sollevato non pochi interrogativi, soprattutto tra gli investitori. È un episodio che si inserisce all’interno di un quadro economico già incerto dovuto alle difficoltà dell’azienda, che recentemente ha previsto la chiusura di 150 negozi nei prossimi tre anni. E anche se alcuni dati, come la crescita dell’1,9% in 50 negozi e su alcuni marchi di lusso, possono essere intesi come segnali positivi, le vendite complessive ed il fatturato dalla società rimangono al di sotto delle aspettative degli analisti.
Intanto, Macy’s ha rinviato le previsioni per l’intero anno, promettendo di pubblicare i risultati completi entro l’11 dicembre.
L’articolo Un dipendente contabile di Macy’s avrebbe nascosto 154 milioni di dollari di spese proviene da IlNewyorkese.