Il presidente eletto Donald Trump e il sindaco di New York Eric Adams mai così vicini. Durante una conferenza stampa in Florida, Trump ha dichiarato che “prenderebbe in considerazione” la possibilità di concedere la grazia ad Adams, qualora il sindaco democratico fosse condannato per le accuse federali di corruzione che pendono su di lui. La dichiarazione ha immediatamente sollevato polemiche circa l’alleanza politica sempre più palpabile tra i due.
Eric Adams, incriminato lo scorso settembre, è accusato di aver accettato benefits, principalmente viaggi e alloggi in Turchia, da funzionari turchi, oltre ad aver accettato donazioni elettorali provenienti dall’estero, illegali in America. I viaggi e le donazioni pare fossero legate al ruolo di Adams nel mettere pressioni sulla dirigenza dei vigili del fuoco per approvare la realizzazione del consolato turco a New York in un edificio che presentava problemi di sicurezza. Adams, ex poliziotto, si è difeso con forza, definendo le accuse un attacco politico e accusando il Dipartimento di Giustizia di essere “politicizzato”.
La posizione di Trump ha ulteriormente complicato il quadro politico della città. Il presidente eletto, nel suo intervento, ha accusato i procuratori federali di trattare Adams in maniera ingiusta, sottolineando di “sapere cosa significhi essere perseguitato”, riferendosi alle proprie battaglie legali. La vicinanza tra Adams e Trump preoccupa però molti democratici, già allarmati dal recente cambio di tono del sindaco sulla gestione dei migranti e dalle sue aperture a un possibile ritorno nel Partito Repubblicano. Eric Adams era infatti iscritto nelle liste elettorali Repubblicane negli anni Novanta.
Non è sfuggita, inoltre, la decisione della Commissione elettorale di negare ad Adams oltre 4 milioni di dollari in fondi pubblici per la sua campagna di rielezione, a seguito delle indagini sulle sue pratiche di fundraising. L’ex controllore della città, Scott Stringer, ora candidato sindaco per le primarie democratiche, ha attaccato duramente Adams, affermando che “la sua campagna per ottenere la grazia sta andando meglio di quella per essere rieletto”. Adams è adesso atteso alla cerimonia di insediamento di Trump, che si terrà il prossimo mese a Washington.
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