Spirit Airlines dichiara la bancarotta

Spirit Airlines, la compagnia aerea statunitense nota per i suoi biglietti a basso costo, ha dichiarato bancarotta, presentando istanza di protezione sotto il Chapter 11 presso un tribunale di New York. La decisione arriva dopo una serie di difficoltà finanziarie, tra cui l’incapacità di rinegoziare il debito in scadenza, aggravata dal fallimento della prevista fusione con JetBlue Airways a gennaio. La compagnia ha annunciato di aver raggiunto un accordo con i detentori di obbligazioni per ristrutturare i debiti e ottenere fondi per mantenere operative le sue attività durante il processo di bancarotta, con l’obiettivo di uscirne entro il primo trimestre del 2025.

Spirit, che non registra utili annuali dal 2019, ha accumulato perdite per oltre 2,2 miliardi di dollari dall’inizio della pandemia. Nonostante il boom dei viaggi post-Covid, la compagnia ha faticato a competere con i grandi vettori che hanno introdotto biglietti “no-frills” simili ai suoi. Il modello di business di Spirit, basato su tariffe ridotte e servizi essenziali, ha risentito di una concorrenza sempre più feroce e di problemi tecnici, come i difetti nei motori Pratt & Whitney che hanno lasciato a terra una parte significativa della sua flotta.

Fondata negli anni ’60 come azienda di autotrasporti, Spirit Airlines si è trasformata in un attore di rilievo del trasporto aereo a basso costo nel 2006, sotto la guida di Indigo Partners e dell’ex CEO Ben Baldanza, recentemente scomparso. Il suo modello aggressivo ha influenzato l’industria, spingendo altre compagnie aeree a introdurre biglietti economici senza servizi aggiuntivi. Ma il declino dell’azienda sembra raccontare di un modello non sostenibile sul lungo periodo.

Il Dipartimento di Giustizia statunitense aveva bloccato la fusione con JetBlue per evitare di ridurre la concorrenza nel settore, sottolineando come la presenza di Spirit avesse contribuito a mantenere basse le tariffe aeree. La perdita di un attore chiave come Spirit potrebbe ora ripercuotersi sui consumatori, riducendo ulteriormente le opzioni per chi cerca voli economici.

Nonostante la crisi, Spirit ha rassicurato i passeggeri che biglietti, crediti e punti fedeltà rimarranno validi. La compagnia ha anche cercato di rilanciare le sue operazioni con l’introduzione di nuovi pacchetti premium, offrendo vantaggi come posti con più spazio, imbarco prioritario e snack inclusi. Ma queste iniziative non sono bastate a invertire la tendenza negativa, e le azioni sono crollate di oltre il 90% dall’inizio dell’anno.

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