New York chiude il rubinetto: il programma di carte di debito per le famiglie migranti è arrivato al capolinea, spegnendo un’idea che il sindaco Adams aveva ampiamente caldeggiato. Annunciato a febbraio, il programma prevedeva la distribuzione di carte di debito a circa 2.600 famiglie ospitate negli hotel finanziati dalla città, permettendo loro di acquistare cibo in supermercati e bodegas. L’iniziativa, tuttavia, ha subito attirato critiche da chi riteneva che i fondi potessero essere usati impropriamente, alimentando anche il dibattito sulla disparità di trattamento rispetto ad altre categorie vulnerabili.
Il sindaco Eric Adams ha difeso il progetto, sostenendo che avrebbe ridotto i costi e offerto ai migranti opzioni alimentari più salutari. Nonostante questo, la città ha adesso deciso di non rinnovare il contratto annuale da 3,6 milioni di dollari, assegnato in emergenza e senza gara a Mobility Capital Finance (MoCaFi), un’azienda vicina al sindaco. La società ha ricevuto $400.000 per la gestione del servizio, mentre il restante importo è stato distribuito sulle carte per le famiglie.
Non sono chiarissime le reali ragioni che hanno portato all’interruzione del programma. Ad ottobre, il Dipartimento delle indagini della città ha aperto un’inchiesta sul contratto con MoCaFi, aggiungendo un ulteriore tassello alla già travagliata stagione giudiziaria che ha travolto l’amministrazione Adams. Quest’ultimo, comunque, non ha fatto alcun riferimento all’indagine quando ha comunicato la decisione di terminare il programma, limitandosi a spiegare che il calo dei nuovi arrivi in città rendeva il contratto d’emergenza ormai superfluo.
Dal 2022, New York ha accolto oltre 200.000 migranti, ma il flusso di arrivi sembra essersi stabilizzato. Nell’ultimo anno, il programma ha garantito circa $350 a settimana per un mese a ogni famiglia di quattro persone con bambini piccoli. Nonostante le difficoltà, MoCaFi ha difeso il proprio operato: l’amministratore delegato Wole Coaxum ha dichiarato che l’iniziativa si allinea con la missione dell’azienda di ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche.
Con l’abbandono delle carte di debito, la città tornerà a distribuire pasti direttamente agli hotel tramite un contratto già esistente con Garner Environmental Services, una ditta da tempo partner dell’amministrazione comunale. L’azienda, guidata da Todd Riddle, si è detta pronta a gestire questa nuova fase dell’accoglienza, garantendo servizi affidabili per far fronte alla crisi migratoria. Recentemente, comunque, il consigliere comunale di Brooklyn, Justin Brannan, ha espresso preoccupazioni anche riguardo a Garner Environmental Services, segnalando irregolarità al revisore dei conti della città e dello Stato.
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