Il Dipartimento della Salute di New York City ha confermato i primi casi di West Nile Virus tra i residenti della città. Quattro persone, provenienti del Queens e Manhattan, sono risultate positive al virus, con una diagnosi di febbre del Nilo occidentale e tre ricoveri per malattia neuroinvasiva, a partire dalla fine di luglio.
Oltre a questi casi, il virus è stato rilevato anche in donazioni di sangue provenienti da tre persone residenti a Brooklyn, Queens e Manhattan. Nel Bronx, sono attualmente sotto indagine due ulteriori casi sospetti di malattia da West Nile Virus.
Il Dipartimento della Salute ha intensificato le misure preventive, tra cui la sensibilizzazione del pubblico e l’attuazione di interventi contro le zanzare nelle aree paludose della città. Fino ad oggi, sono state completate dieci operazioni di spruzzatura adulticida, tre larvicidazioni aeree e numerose altre misure per ridurre la popolazione di zanzare, vettore principale del virus.
Il numero di pool di zanzare positive ha raggiunto 1.286 in tutta New York City, un aumento significativo rispetto ai 569 dello scorso anno. Le autorità sanitarie invitano i cittadini a proteggersi utilizzando repellenti registrati dall’EPA e a eliminare l’acqua stagnante dove le zanzare potrebbero deporre le uova.
Il West Nile Virus non è nuovo nella Grande Mela, essendo stato rilevato per la prima volta a New York oltre 20 anni fa. Nonostante questo, continua comunque a rappresentare una minaccia. Negli ultimi dieci anni, una media di 17 persone all’anno è stata colpita dalla forma neuroinvasiva del virus nella città.
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