Un video di cinque minuti diffuso dalla procuratrice generale Letitia James mostra il pestaggio mortale di Robert Brooks, un detenuto di 43 anni, avvenuto all’interno del pronto soccorso del carcere di Marcy, nello Stato di New York. Le immagini, registrate dalle telecamere di sorveglianza, riprendono Brooks, ammanettato e apparentemente indifeso, mentre viene colpito ripetutamente da più di dieci agenti penitenziari. L’uomo è morto poco dopo al Wynn Hospital di Utica.
Secondo le prime ricostruzioni, Brooks, condannato a dodici anni di carcere nel 2017 per l’accoltellamento dell’ex fidanzata, non avrebbe opposto resistenza al momento dell’aggressione. Nel video si nota il detenuto stordito e seduto, mentre gli agenti lo colpiscono con pugni e calci. Alcune parti del filmato sono state oscurate, e la mancanza di audio impedisce di comprendere pienamente le dinamiche dell’episodio. L’autopsia preliminare parla di “asfissia da compressione del collo” come possibile causa della morte.
La procuratrice James ha definito le immagini “sconvolgenti” e ha spiegato di averle pubblicate per garantire trasparenza e individuare eventuali responsabilità. La governatrice Kathy Hochul, intervenuta sulla vicenda, ha chiesto il licenziamento di quattordici dipendenti del carcere coinvolti nei fatti, mentre le autorità hanno annunciato la sospensione degli agenti e del personale sanitario presenti durante il pestaggio.
Le reazioni al video hanno coinvolto diverse parti. I detenuti del carcere di Marcy hanno descritto l’episodio come “terribile”, mentre i rappresentanti sindacali degli agenti hanno definito “inspiegabile” il comportamento dei colleghi. La famiglia di Brooks ha parlato di “scene devastanti”, chiedendo che venga fatta giustizia. L’indagine è ancora in corso e potrebbe portare all’incriminazione degli agenti coinvolti.
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