Anthony J. Sciortino, detective della polizia di New York con 13 anni di servizio, è stato arrestato martedì a Staten Island dopo che una perquisizione nella sua abitazione ha portato alla scoperta di un arsenale di 19 armi non registrate. Tra queste, diverse ghost guns, pistole prive di numero di serie che possono essere acquistate in kit e assemblate senza licenza. L’agente è stato accusato di fabbricazione di armi pericolose, falsificazione di documenti e manomissione di atti pubblici, secondo l’atto d’accusa reso pubblico dalle autorità.
Le indagini hanno rivelato che Sciortino avrebbe accumulato le armi nell’arco di quattro anni, senza mai informare il Dipartimento di Polizia, che impone agli agenti di segnalare ogni nuova arma entro 10 giorni dall’acquisto. Tra le armi sequestrate figurano una carabina AM-15 e una Glock viola, simbolo di una collezione che sembra andare oltre il semplice uso personale. Accusato anche di accesso improprio a documenti riservati, Sciortino si è dichiarato non colpevole durante l’udienza di mercoledì ed è stato rilasciato in attesa del processo, previsto per gennaio.
Il procuratore distrettuale di Staten Island, Michael E. McMahon, ha ribadito l’importanza di far rispettare la legge senza eccezioni. “Nessuno è al di sopra della legge”, ha dichiarato, sottolineando come l’arresto del detective sia un segnale chiaro in un periodo complesso per le forze dell’ordine newyorkesi. Nel frattempo, il Dipartimento di Polizia ha sospeso Sciortino, mentre il suo avvocato, Maria R. Guastella, ha rifiutato di commentare.
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