Nel cuore pulsante del Summer Fancy Food Show di New York, non c’è solo esposizione, degustazione e racconto delle eccellenze gastronomiche. Dietro le quinte si muovono le realtà che rendono possibile l’incontro tra domanda e offerta internazionale. Tra queste c’è IMAX Management, società che da anni rappresenta organizzatori di fiere estere negli Stati Uniti e che accompagna le imprese americane nel loro processo di internazionalizzazione.
Abbiamo incontrato Claire Gross, Chief Operating Manager di IMAX Management, nel nostro box interviste nel Padiglione Italia del Summer Fancy Food: ci ha raccontato il ruolo strategico delle fiere internazionali in un contesto globale sempre più incerto, ma ricco di opportunità.
Puoi raccontarci qualcosa in più su IMAX Management e sulla sua missione nel panorama delle fiere internazionali?
IMAX Management rappresenta organizzatori di fiere internazionali negli Stati Uniti. La nostra missione è aiutare le aziende americane che vogliono esportare i propri prodotti a partecipare a fiere all’estero, per raggiungere mercati internazionali.
In che tipo di settori operate? Solo food and beverage, o ci sono anche altri ambiti in cui aiutate le aziende?
Direi che il settore food and beverage è sicuramente il più ampio con cui lavoriamo, ma tocchiamo anche altri settori: allevamento di animali, animali domestici, alcune fiere tecnologiche, energia, macchinari agricoli.
Quindi siamo presenti in diversi ambiti, ma il food and beverage resta il principale. E forse anche il più divertente, perché quando si va in fiera si possono assaggiare i prodotti e vivere in prima persona ciò che si sta aiutando a portare su altri mercati.
In un momento storico particolare, sia negli Stati Uniti che in Italia, quanto pensi siano importanti le fiere, in particolare nel settore alimentare, per favorire la crescita del business e l’internazionalizzazione?
Penso che le fiere siano fondamentali, specialmente in momenti come questo. Al momento ci troviamo in un contesto politico un po’ complesso da gestire. Le cose stanno cambiando molto rapidamente.
E per una piccola azienda interessata a fare business all’estero, avere l’opportunità di sedersi di persona con clienti o potenziali clienti e rendersi conto che c’è ancora interesse nel fare affari – magari servono solo un po’ più di creatività e flessibilità – è qualcosa di davvero importante.
Ed è molto difficile avere questo tipo di conversazioni se non si è fisicamente l’uno di fronte all’altro. Quindi credo che le fiere e l’esperienza dal vivo siano, se possibile, ancora più centrali oggi nel modo in cui interagiamo con clienti internazionali.
È come dire: si può ancora fare. E voi li supportate e li aiutate a credere che sia ancora possibile, nonostante tutto quello che sta succedendo.
Esattamente. Il nostro lavoro è proprio quello: aiutare le aziende americane a capire che l’internazionalizzazione è ancora possibile, che ci sono ancora mercati pronti ad accogliere i loro prodotti, e che possono ancora crescere grazie a queste opportunità.
Ci sono piani futuri per IMAX Management per espandersi ulteriormente nel settore food o beverage, magari geograficamente o con nuove fiere?
Cerchiamo sempre nuove opportunità in mercati interessati ad accogliere aziende e prodotti americani. Naturalmente stiamo cercando di aumentare la presenza americana in tutte le fiere in cui siamo già attivi, in Europa, in Asia.
Recentemente abbiamo iniziato a lavorare su una fiera in Africa, che è molto entusiasmante.
Credo che ci sia stato un forte impegno da parte del governo federale per collaborare con l’Africa e cercare di espandersi lì, quindi stiamo cercando di aiutare le nostre aziende a raggiungere questi obiettivi.
E allo stesso tempo siamo anche molto legati alle fiere in cui siamo già presenti.
Vogliamo assicurarci che, nonostante – come dicevamo – il contesto un po’ complesso, siamo ancora in grado di favorire quei collegamenti tra aziende americane e aziende estere.
E siamo molto felici di sentirlo. Realtà come IMAX Management sostengono davvero queste connessioni e queste opportunità di business, anche dagli Stati Uniti verso altri Paesi, e naturalmente con l’Italia.
Naturalmente. E per me è stato un vero piacere essere qui. Grazie mille per questa opportunità.
L’articolo Claire Gross: “Portiamo le aziende americane nel mondo. E il cibo è il modo migliore per farlo” proviene da IlNewyorkese.