Oggi, siamo sempre più abituati a vedere la scritta IA, che, però, leggiamo Intelligenza Artigianale. È in questo modo, infatti, che si è parlato degli Scarpèts, le storiche scarpe friulane, attualmente di gran moda.
Parliamo di un antico esempio di sostenibilità ambientale poiché la materia prima per la loro realizzazione veniva ricavata dalla dismissione di abiti e riutilizzo di lenzuola ed altre pezze di tela, mentre per la suola di adoperavano i copertoni usati di biciclette.
Un prodotto nato dall’ingegno e dalla pazienza delle donne carniche, silenziose ed instancabili lavoratrici che hanno tramandato i segreti di produzione di madre in figlia.
Nei racconti della giornata newyorkese si è evidenziato come negli anni della prima e seconda emigrazione si cresceva a pane e miseria e pertanto il riciclo, l’ingegno con il baratto permisero a molte famiglie di poter iniziare un percorso di miglioramento per molti stroncato con l’avvento delle 2 grandi guerre costringendo a lasciar la propria terra e cercare fortuna in tutto il mondo.
Una calzatura modesta ma tecnologicamente perfetta calzata anche dai gondolieri di Venezia . Un prodotto umile che ha colpito anche Jeff Bezos e Lauren Sanchez che lo hanno scelto come dono per tutti gli ospiti del loro matrimonio.
L’evento di New York guidato dal direttore dell’Eraple Cesare Costantini e da Stefano Prior in rappresentanza del calzaturificio Parutto ha raccolto oltre cento persone – molti emigrati dal Friuli, i veri
Mediatori Culturali ed Ambasciatori delle Tradizioni che con piacevole ammirazione hanno seguito la presentazione degustando anche piatti tipici.
A margine della giornata, si è tenuta la presentazione delle scarpe Friulane ad un gruppo ristretto di manager ed imprenditrici americane molto interessate e affascinate a questo prodotto unico, pratico ed originale.
L’articolo Scarpèts, un grande successo a New York proviene da IlNewyorkese.