Dario Peirone, Presidente CeiPiemonte: “I prodotti piemontesi tra i più ricercati”

In occasione del Summer Fancy Food Show, abbiamo incontrato Dario Peironi, presidente del Centro Estero per l’Internazionalizzazione della Regione Piemonte. Con lui abbiamo parlato di strategie, mercati emergenti e del ruolo sempre più centrale del sistema-Piemonte nel promuovere le eccellenze del territorio sui mercati globali. Dalla presenza collettiva delle imprese alla valorizzazione delle filiere, Peironi racconta perché oggi l’internazionalizzazione non è solo un’opportunità, ma una necessità.

Presidente Peironi, quanto è importante per le aziende piemontesi partecipare a manifestazioni come il Summer Fancy Food Show per consolidare la loro presenza sui mercati esteri?

Direi che è fondamentale. Il Summer Fancy Food è sicuramente l’evento più importante al mondo per il settore agroalimentare, e il Piemonte ha una presenza fortissima in questo ambito. Noi, come Centro Estero per l’Internazionalizzazione, siamo l’ente di sistema che raggruppa tutti i soggetti che rendono forte l’economia piemontese: la Regione Piemonte da un lato, le Camere di Commercio che rappresentano le imprese dall’altro, e anche le università. Oggi, allo stand del Piemonte, ci sono più di 16 imprese. C’è anche la presenza dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, e altre aziende piemontesi sono presenti fuori dallo stand collettivo. In totale, siamo quasi 30 realtà rappresentate qui. Questo dà la misura di quanto il Summer Fancy Food sia importante per le nostre imprese.

Il Piemonte ha un ruolo centrale nel supporto all’export. Quali strumenti concreti state mettendo a disposizione delle imprese agroalimentari piemontesi per sostenerle?

Il Piemonte partecipa al Fancy Food Show con le sue imprese già da più di dieci anni, e ogni anno la delegazione cresce. Questo è possibile grazie al cosiddetto “Progetto Integrato di Filiera”. Noi ragioniamo per filiere, un approccio molto efficace che permette di mappare il tessuto imprenditoriale in base ai diversi settori. Il Progetto Integrato di Filiera consente alle piccole e medie imprese del nostro territorio di partecipare a questi eventi – che sono sì molto importanti, ma anche molto costosi – attraverso uno stand collettivo. Questo permette loro di presentarsi con un’immagine più forte, una posizione più visibile, e quindi di accedere a mercati dove, da sole, forse non riuscirebbero ad arrivare.

Secondo la sua esperienza, quali mercati internazionali offrono oggi le migliori opportunità per i prodotti piemontesi?

È una bella domanda. Gli Stati Uniti rappresentano sempre un grandissimo mercato, estremamente importante – come è stato ricordato anche dal Ministro e dal nostro Presidente della Regione. Ma in questo momento stiamo esplorando con molto interesse anche nuovi mercati più vicini, come quelli del Medio Oriente, che ci stanno dando segnali molto positivi. In Sud America, c’è da sempre un grande apprezzamento per i prodotti italiani, anche grazie alla presenza di importanti comunità italiane. I prodotti piemontesi sono molto ricercati in quelle aree. Anche in Asia registriamo un forte interesse, soprattutto per le eccellenze: l’alta qualità e le materie prime che contraddistinguono la nostra regione sono molto apprezzate. La settimana scorsa, a Torino, abbiamo ospitato la premiazione di uno dei più importanti eventi del mondo del food: i “50 Best Restaurants in the World”. I più grandi chef internazionali erano lì, e il loro apprezzamento per le materie prime piemontesi è stato evidente e motivo di grande orgoglio.

Grazie, Presidente Peironi, per essere stato con noi al Newyorkese.

Grazie a voi.

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