Papa Leone XIV ai giovani: “Sognate in grande, siete il presente vivo della Chiesa”

In un momento storico caratterizzato da sfide e trasformazioni rapide, le parole di Papa Leone XIV risuonano come un invito potente e coinvolgente rivolto ai giovani di tutto il mondo. Durante la National Catholic Youth Conference, riunita nel Lucas Oil Stadium di Indianapolis con circa 16.000 partecipanti, il Pontefice ha lanciato un messaggio di speranza, di coraggio e di fiducia nel futuro, sottolineando che i giovani non sono solo il domani, ma il presente vivo della Chiesa.

Un video collegamento pieno di emozione e stimolo

Collegandosi in video con i giovani presenti, Papa Leone XIV ha aperto il suo messaggio con un caloroso “Buongiorno!” in inglese, sottolineando come l’appuntamento avvenga durante l’Anno Santo, un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale. Ricordando l’ultimo Giubileo, con oltre un milione di giovani pellegrini a Tor Vergata, ha evidenziato quanto sia benedizione vedere tanti giovani cercare il Signore con sincerità e gioia.

Il cuore del discorso: sognare in grande

Il messaggio del Papa si è concentrato sul potere dei sogni e sulla responsabilità di essere protagonisti attivi della propria fede e della propria vita. “Il futuro è ora”, ha detto, “è l’istante che pulsa, il respiro che invita a sognare in grande”. La giovinezza, con il suo vento forte, spinge oltre le comodità e le superficialità, chiamando a un cammino di generosità, amore e amicizia autentica con Gesù.

L’invito è a non temere il cambiamento, a navigare verso la “grandezza” che nasce da rapporti sinceri e da una fede aperta e non rinchiusa entro “categorie politiche”. La Chiesa, ha ribadito il Papa, non si può ridurre a un’ideologia, ma deve essere un luogo di incontro, di ascolto e di crescita spirituale. La tecnologia, invece di essere un ostacolo, può accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita, facilitando legami, condivisione del Vangelo e incontri virtuali che, se usati con saggezza, arricchiscono il cammino di fede.

I giovani alla ricerca di Gesù

Durante il suo intervento, il Papa ha ascoltato e risposto alle domande dei giovani, portando con sé il calore di un dialogo autentico. Partendo dalla domanda di Mia, di Baltimore, sul difficile accettare la misericordia di Dio quando si commettono errori, Leone XIV ha ricordato che nessuno è perfetto e che il peccato non ha l’ultima parola. Dio, ha detto, non si stanca mai di perdonare; il cuore di Dio è sempre pronto ad accogliere chi torna a Lui con fiducia.

Un’altra domanda di Ezequiel, di Los Angeles, ha toccato il tema dell’affidare le difficoltà a Dio. Il Papa ha spiegato che affidarsi a Gesù significa instaurare una relazione autentica, come si fa con un amico più caro, ascoltando e confidando nel suo amore che ci sostiene nelle tempeste della vita.

L’importanza dell’amicizia e della comunicazione

Le domande successive hanno affrontato il tema dell’amicizia genuina e della comunicazione. Papa Leone XIV ha sottolineato che un vero amico è colui che aiuta a conoscere meglio se stessi e a crescere spiritualmente. La fiducia autentica e la preghiera sono strumenti fondamentali per trovare persone sincere e vicine. Quando ci si sente persi o incompleti, bisogna ricordare che Dio ci capisce meglio di quanto possiamo fare noi stessi, e che affidarsi a Lui è la via per superare le difficoltà.

Tecnologia e responsabilità

Un tema molto presente nel discorso è stato quello dell’uso delle tecnologie, in particolare delle nuove piattaforme digitali e dell’Intelligenza Artificiale. Il Papa ha esortato i giovani a usare gli strumenti tecnologici con saggezza, riconoscendo che la tecnologia può essere un alleato nella condivisione del Vangelo e nel mantenere rapporti di fede, ma non può sostituire il contatto umano e l’esperienza reale di comunità.

San Carlo Acutis, esempio virtuoso di integrazione tra fede e tecnologia, è stato citato come modello di come si possa mettere le capacità digitali al servizio degli altri, mantenendo sempre chiare le priorità spirituali. È importante, ha detto il Papa, usare l’IA e gli strumenti moderni in modo responsabile, per rafforzare il proprio percorso di crescita e non per indebolirlo.

Preoccupazioni e speranze per il domani della Chiesa

Tra le preoccupazioni di alcune giovani, emerge il timore che la Chiesa possa scomparire o perdere rilevanza nel futuro. Il Papa ha rassicurato, ricordando che la Chiesa è nelle mani di Dio, che ha promesso di accompagnarla e guidarla sempre. La fiducia in Gesù e nello Spirito Santo sono la garanzia di un cammino di speranza, anche in tempi difficili.

Il ruolo attivo dei giovani

Infine, Leone XIV ha affermato con forza che i giovani non sono solo il futuro, ma sono il presente della Chiesa. La loro voce, le loro idee e la loro fede sono fondamentali oggi. Invita a partecipare attivamente alla vita ecclesiale, a coltivare una preghiera costante e a mettersi al servizio degli altri, seguendo l’esempio di santi come Pier Giorgio Frassati.

Un messaggio di speranza e di grandezza

Concludendo, il Papa ha rivolto un appello a sognare in grande, a non accontentarsi di una vita comoda, ma a cercare la verità, la bellezza e la bontà che trovano il loro volto in Gesù Cristo. Ricordando le parole di sant’Agostino, ha invitato i giovani a cercare Dio con il cuore, perché solo in Lui si trova la vera pace e la grandezza che ciascuno di noi è chiamato a vivere.

Il futuro della Chiesa, ha detto, si costruisce con le vostre mani, con il vostro cuore e con la vostra fede. Siate protagonisti della vostra vita spirituale, perché il vostro cammino può cambiare il mondo. E mentre il coro di giovani ha scandito “Leo, Leo, we love Leo!”, si è conclusa questa giornata di incontro e di speranza, lasciando un messaggio chiaro: il presente della Chiesa è nelle mani di voi, giovani sognatori e coraggiosi, pronti a fare grande il Regno di Dio.

L’articolo Papa Leone XIV ai giovani: “Sognate in grande, siete il presente vivo della Chiesa” proviene da IlNewyorkese.

Torna in alto