Ogni tanto una buona notizia. La nuova “Top 100” di Wine Spectator conferma che, nonostante un periodo complesso per l’export negli Stati Uniti, i vini italiani mantengono un ruolo centrale nel giudizio della critica americana. L’edizione 2025 della lista include infatti 20 etichette provenienti dall’Italia, restituendoci la continuità di un rapporto consolidato con uno dei mercati più competitivi al mondo. Gli Stati Uniti restano il Paese con il maggior numero di vini in classifica, mentre Italia e Francia ottengono lo stesso numero di inserimenti, a conferma del peso ancora significativo delle produzioni europee nel panorama internazionale.
Per orientarsi nella graduatoria serve ricordare che Wine Spectator realizza la propria selezione valutando qualità, disponibilità sul mercato e prezzo, un metodo che negli anni ha contribuito a rendere la classifica un riferimento per commercianti e consumatori. Tra le regioni italiane, la Toscana è la più rappresentata con dieci vini, seguita dal Piemonte con tre presenze. Le restanti etichette arrivano da Veneto, Lazio, Liguria, Sicilia, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Campania, con una distribuzione territoriale più ampia rispetto ad altre annate.
Nei primi dieci posti compaiono due vini italiani già anticipati nei giorni scorsi: il Barbaresco 2021 dei Produttori del Barbaresco, settimo, e il Chianti Classico San Lorenzo Gran Selezione 2021 del Castello di Ama, nono. Le prime posizioni della Top 10 restano però dominate dai produttori statunitensi, in particolare dalla California, con tre etichette tra il secondo e il quarto posto. A seguire, compaiono un vino francese di St.-Émilion e un rosso cileno, mentre nessun altro vino italiano entra nella fascia più alta della classifica.
Nella parte centrale della lista si concentra la maggior parte delle etichette italiane. Il Chianti Classico Riserva 2019 di Viticcio è quattordicesimo, davanti al Chianti Classico Ducale Riserva 2021 di Ruffino. Diversi altri Chianti Classico entrano tra le prime 50 posizioni, confermando la stabilità di questa denominazione nel mercato statunitense. Tra i rossi più rilevanti figurano anche il Brunello di Montalcino 2020 di Camigliano, il Maremma Toscana Ornello 2023 di Rocca di Frassinello, il Barolo Cannubi 2021 di Damilano e due ulteriori etichette piemontesi nelle posizioni successive.
Le presenze italiane oltre la metà della classifica mostrano una maggiore varietà di tipologie. Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore 2023 di BiancaVigna è il primo spumante italiano della lista, mentre il Vermentino Colli di Luni Grey Label 2023 di Cantine Lunae Bosoni è il primo vino bianco nazionale citato. Completano il quadro l’Etna Rosato 2024 di Graci per il Sud Italia, un Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese, un Manzoni Bianco trentino e un Taurasi della Campania, confermando come anche regioni meno presenti nei flussi commerciali statunitensi riescano a ottenere riconoscimenti dalla critica americana.
L’articolo Venti vini italiani nella Top 100 di Wine Spectator proviene da IlNewyorkese.





